Lo so che è un po' insolito iniziare un post con una citazione come questa, specie in un giorno come il 25 aprile, nel quale la parola "destra" può essere molto pericolosa da usare. Ma lo inizio così, innanzitutto perchè 3 giorni fa Indro Montanelli avrebbe compiuto 100 anni e mi sembra doveroso ricordarlo per ciò che ha rappresentato per questo Paese, e poi perchè è anche il mio pensiero e non trovavo parole che calzassero più a pennello.
Montanelli diceva anche che "gli italiani non sanno andare a destra senza finire nel manganello" e aveva ragione anche su questo. La destra in Italia è sempre stata figlia di quella destra lì, quella dalla quale oggi celebriamo il 64° anno di liberazione. Siamo sempre stati così noi italiani, non abbiamo mai mezze misure. E' per questo che anche io, come Travaglio, non sono più niente.
Penso anzi fermamente che le 2 paroline magiche, "destra" e "sinistra", non abbiano più alcun significato. Non è tanto la differenza tra "Right" e "Left" che mi interessa, ma quella tra "Right" e "Wrong". Ci sono delle cose giuste e ci sono delle cose sbagliate, alcune sono a discrezione del proprio pensiero, altre sono verità che chi si ostina a negare, nega l'evidenza dei fatti. E l'evidenza dei fatti è che in quell'aprile del 1945 c'era chi stava dalla parte giusta e chi invece stava da quella sbagliata. Si può poi discutere sul fatto che una discreta fetta di coloro che furono antifascisti nelle fasi conclusive della guerra, erano stati fascisti fino al giorno prima, ribadendo quella tradizione tutta italiana di "saltare sul carro del vincitore", oppure possiamo parlare dei crimini di cui si macchiarono alcuni partigiani nei mesi immediatamente precedenti e immediatamente successivi a quel 25 aprile 1945, ma non è questo il giorno per farlo. Il 25 aprile 1945 c'era la parte giusta, e non era certo quella dei repubblichini. 64 anni dopo si può avere pietà anche per loro, ma di certo non si può essere d'accordo su l'equiparazione che qualcuno vorrebbe fare tra repubblichini e partigiani, nè tantomeno sono d'accordo sul cambiare il nome in "Festa della libertà", sia perchè il nome va già benissimo così com'è, sia perchè la parola "Libertà" è stata violentata fin troppo in questo Paese, specie per gli accostamenti di questa parola a certi partiti politici che della libertà non conoscono nemmeno il significato.
Scusate lo sfogo...buon 25 aprile a tutti gli italiani.